Campo Nazionale ENGIM 2025
Liberare per liberarsi, è il tema del Campo Nazionale ENGIM, quest'anno dedicato, nell'80° anno dalla Liberazione, a far vivere i valori della Resistenza ai nostri allievi nella società d’oggi.
Abbiamo coinvolto 60 ragazzi e impegnato 16 formatori provenienti da tutte le sedi ENGIM in Italia, oltre al Presidente ENGIM che ha accompagnato il gruppo durante tutto il periodo.
3 giorni per fare tante esperienze di vita e di comunità.
Tra queste, la visita alle Fosse Ardeatine ha permesso agli allievi di approfondire il contesto storico in cui sono avvenuti i fatti tragici accaduti a Roma, costati la vita a 335 vittime innocenti. La visita è stata guidata dalla collega Marta Mazzeo, che ringraziamo perché ha saputo accompagnare i ragazzi in un luogo sacro, testimone di una delle pagine più tragiche della Seconda Guerra Mondiale.
Non meno importanti le bellissime esperienze di servizio: incontri, sguardi, nuove amicizie, lavoro collaborazione e spirito di squadra per "essere resistenti" concretamente, portando il nostro servizio e tempo a favore di chi nella società ha meno opportunità e diritti. Bravi ragazzi ...e formatori orgogliosi!
Infina una mattinata dedicata alle riflessioni su tutte le esperienze vissute, compreso il passaggio della Porta Santa presso la Basilica di San Paolo.
Leggi di più sul tema di quest'anno nelle parole del nostro Presidente:
"La dignità non si concede: si riconosce.
Sta nella semplice e radicale verità di essere umani.
È inviolabile, universale, non negoziabile.
Non si misura col successo, né si compra con lo status.
Non dipende dalla nascita, dal passaporto o dal rendimento.
Ogni volto porta impressa la stessa grandezza.
Ogni storia merita rispetto.
Ogni persona è portatrice di valore, anche quando la società la dimentica o la esclude.
È da questa consapevolezza che nasce la responsabilità educativa: accompagnare i giovani a riconoscere la propria dignità e a lottare perché nessuno venga privato della sua.
Per questo il nostro compito non è solo istruire, ma liberare.
Liberare da paure, da etichette, da pregiudizi.
Liberare dalla solitudine, dal sentirsi “meno”, dallo scarto.
E in questo gesto, ci liberiamo anche noi.
Dalle abitudini che anestetizzano.
Dalla rassegnazione che ci svuota.
Dalla complicità con un sistema che esclude.
“Liberare per liberarsi.”
È lo slogan del nostro Campo Nazionale.
È una scelta. È una direzione.